SCORCI TALMENTE BELLI DA ESSERE CONIATI SULLE MONETE: CI TROVIAMO A TRINIDAD.
Strade trafficate da biciclette e carretti, una macelleria con la carne appesa alla finestra, il rumore degli zoccoli dei cavalli, le voci dei venditori di strada che pubblicizzano i loro cetrioli, cipolle, banane o gallette. Da una casa proviene musica allegra e dal forno profumo di pane. Il ragazzo all’angolo della strada mette in bella mostra i suoi coloratissimi dolci di meringa mentre un gruppo di uomini giocano animatamente a domino.
No, non siamo in un film, questa è la strada principale per entrare in città.
Famosa per essere il museo di Caraibi, Trinidad è stata dichiarata monumento storico nazionale nel 1965 e Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco nel 1988.
Già mi dicono che sono quasi cubana per tutto il tempo che passo qui, e quindi, da cicerone, mi piace raccontare la storia e le curiosità di questo bellissimo luogo.

Trinidad è una delle città coloniali meglio conservate delle Americhe, tanto da meritare – anche se in pochi lo sanno – di essere coniata sulle monete da 25 centesimi del Pesos Convertibles CUC.
Si dice che Trinidad si sia addormentata nel 1850 con la chiusura del porto e che non si sia più svegliata. Anche se ciò può sembrare un difetto, grazie a questo la città è riuscita a mantenere intatto lo spirito di un tempo e la gloriosa atmosfera di capitale dello zucchero dell’Ottocento. Le grandiose dimore coloniali che si vedono, erano state costruite per sfoggiare le ricchezze che le famiglie ricavavano dalla fiorente industria saccarifera. Rimane inoltre un’identità cubana che è ormai pressoché scomparsa all’Avana.
E qual è la cosa migliore da fare a Trinidad?
Perdersi tra le sue strade variopinte!
Le facciate delle case di Trinidad sono coloratissime (la nostra è quella fucsia-fashion nella foto qui sotto e a questo link!).
È difficile decidere quale è la tinta più bella utilizzata dai cubani che in città si sfidano a colpi di pennello con i vicini.
Sapete come si decidono gli sgargianti colori delle facciate?
Conta molto il grado di simpatia che “il preposto delle belle arti”, nutre nei confronti dell’aspirante padrone di casa imbianchino! A seconda di tale “feeling”, la casa assumerà un colore che la farà spiccare nei confronti delle vicine. Immaginate quanto sia importante per farsi notare e apprezzare dai turisti se si ha una casa particular!
Ma perché qui sembra di essere nel bel mezzo dell’arcobaleno?
Grazie alla sua posizione geografica, Trinidad gode di alte temperature tutto l’anno. Il caldo era, ed è, talmente tanto in estate che, in passato, quando le facciate delle case erano bianche, era praticamente impossibile camminare in strada nelle ore più calde del giorno a causa della luce e del calore dei raggi solari che venivano riflessi dalle facciate candide. Per questo motivo si decise di dipingere le facciate. Verdi smeraldo, blu iridescenti, gialli dorati che, oltre a rendere ancora più bella una passeggiata in centro, aiutavano a non far salire le temperature nelle strade della città.
Le tipiche case coloniali spagnole avevano, e hanno ancora, enormi portoni e finestre lunghe. I portoni e i soffitti alti permettevano di tenere in casa carrozze e cavalli oltre a far circolare aria. Le finestre che hanno balconcini aggettanti con grate di ferro o di legno, invece, venivano usate dalle ragazze non sposate, che non potevano uscire da sole e aspettavano quindi vicino alla finestra i pretendenti che passavano in strada.

Dopo aver girovagato senza meta nelle strade secondarie ammirando le belle case con i loro colori pastello, aver visto i numerosi palazzi affrescati (ce ne sono circa 50 a Trinidad) e le strade acciottolate su cui scorrazzano carretti trainati da cavalli stanchi, è il momento di vedere Plaza Mayor.
Qui, tutte le strade portano a Plaza Mayor, bellissima e coloratissima piazza adornata con lampade italiane e la statua di Terpsícore: la musa della danza e della musica. Trinidad è anche conosciuta come la città della musica, perché qui si è soliti trascorrere piacevoli giornate e notti cullati dalle note dei musicanti cubani.
Intorno a Plaza Mayor si possono ammirare il Museo dell’Architettura Coloniale, un palazzo azzurro con grate bianche alle finestre; la chiesa della santissima Trinidad, una delle più grandi di Cuba; Palazzo Brunet, sede del museo Romantico che raccoglie mobili e oggetti provenienti da tutto il mondo e che appartenevano alle famiglie più ricche di Trinidad.
Successivamente c’è l’angolo più prezioso di Trinidad. Si trova a destra della piazza, la perla della città che rimarrà per sempre scolpita nella memoria di chi viene qui: la Casa de la Musica.
La bouganville fucsia e bianca fa da cornice ad una scalinata che ospita un locale all’aperto incastonato tra la chiesa principale e un bellissimo ristorante coloniale: qui si ascolta musica dal vivo a ogni ora della notte e del giorno. Vi garantisco che si servono ottimi cocktails e notevoli rum a pochi CUC, si assiste a concerti, si impara a ballare la salsa e si fa amicizia: per questa ragione questo è il posto di incontro tra cubani e turisti rilassati seduti ai tavolini.

Dalla piazza guardando a sinistra, si ammira lo scorcio della città utilizzato per coniare le monete da 25 centesimi. Questo angolo spesso ospita un delizioso mercatino di preziosi oggetti di artigianato: biancheria lavorata a mano, ceramica, cuoio, legno, cappelli…
Proseguendo la passeggiata verso il Convento di San Francesco di Assisi si può poi salire sul campanile.

Questo è il simbolo della città, e per di più da qui si può ammirare un paesaggio mozzafiato: tetti rossi, palme, le campagne che circondano Trinidad e il mare! Davvero notevole! L’ex convento è oggi sede del museo de la Lucha contro los Bandidos: un’esposizione di foto e documenti che riguardano la violenta lotta contro i rivoluzionari e la scolarizzazione che portavano avanti.
D’obbligo è anche sedersi nella piazzetta davanti e ascoltate i 3 musicisti che di solito cercano di allietare i turisti con “Guantanamera” o “Comandante Che Guevara”. Suonano qui in attesa di propina (mancia in spagnolo) perché sanno che ogni giorno alle 10 e alle 4 partono i Free Walking Tour di Trinidad. Generalmente in inglese e in spagnolo, ma ci sono guide che parlano anche italiano o francese. La camminata per la città dura circa 2 ore e mezzo, è gratuita e passa davanti ai principali luoghi da vedere. Si racconta la storia di Trinidad, parlando della religione e dispensando consigli su dove godere al meglio di quello che la città offre.
Per entrare nella vita di Trinidad il mio consiglio è quello di camminare sulle strade un po’ sconnesse e sbirciare all’interno delle grandi finestre: si possono vedere le scuole piene di bambini in divisa, corsi di danza classica per le ragazzine, anziane signore che si dondolano sui sillones (le caratteristiche sedie a dondolo che sono presenti in tutte le case a Cuba) e i trinidari che fanno la siesta nei patii freschi e colorati. La vita quotidiana qui è semplice e scorre lenta.
Venditore di verdura a Trinidad Giocatori di domino in strada a Trinidad
Qualche chilometro fuori dalla città, ma parte integrante della sua storia e della sua ricchezza, c’è la Valle de Los Ingenios.
In tutta onestà è definitivamente qualcosa da vedere e portarsi nel cuore. Nel paesino di Manaca Iznaga, si riescono ancora a osservare i ruderi dei vecchi magazzini, gli impianti di lavorazione dello zucchero, le case padronali e una torre alta 44 metri. Proprio da questa torre i circa 30.000 schiavi transitati in questa zona, erano controllati a vista. È un lungo triste, nonostante venga reso più romantico dall’utilizzo della torre come belvedere, dalle bancherelle di prodotti di artigianato locale e dai chioschi che offrono guarapo – il dolcissimo succo ottenuto dalla spremitura della canna da zucchero – che ci sono intorno.
Oltre ai colori brillanti delle case, i meravigliosi edifici, i numerosi musei e l’immenso panorama musicale che la rendono una delle città simbolo di Cuba, Trinidad affascina i suoi visitatori grazie anche alle meravigliose bellezze naturali che la circondano: la verde campagna dove viene prodotta frutta dolcissima, i parchi della Sierra di Escambray, pieni di rinfrescanti cascate e sentieri escursionistici da percorrere a piedi o a cavallo e la spiaggia più bella della costa meridionale di Cuba: Playa Ancon e la sua barriera corallina.
UN PO’ DI STORIA:
La Villa De La Santisima Trinidad fu la terza città che il conquistatore Diego Velasquez fondò a Cuba dopo Baracoa e Bayamo, nel 1514; L’Avana fu solo l’ultima delle 7 città coloniali. Per un po’ di anni la città visse solo di agricoltura e allevamento, poi all’inizio del XIX secolo divenne capoluogo del Dipartimento Central. In questo periodo molti dei profughi francesi che scappavano da Haiti – dove era in corso la rivolta degli schiavi – si stabilirono qui e nella adiacente Valle de Los Ingenios aprendo 50 piccoli zuccherifici. Il termine “ingenios” era usato in passato per indicare gli zuccherifici. Rapidamente la produzione saccarifera divenne l’attività più redditizia della regione, tanto da produrre solo nell’area di Trinidad un terzo di tutto lo zucchero cubano.
Oggi Trinidad
è una cittadina di circa 75.000 persone, la religione qui è la regla de ocha o Yamalla più semplicemente conosciuta come santeria. Credo di origine chiaramente africana perché molti abitanti provengono da generazioni di ex schiavi che lavoravano nelle piantagioni di canna da zucchero, con una parte di simbolismo cattolico derivante dalle famiglie di nobili della città.
INFO:
Dove cenare: SOL Y SON un meraviglioso patio con i tavoli nascosti tra fontane e bouganville, allietato dalla musica dal vivo. La specialità è il cordero!
Dove dormire: CASA CUBA TRINIDAD
La repubblica di Cuba per accogliere turisti richiede la Tarjeta del Turista e un’assicurazione sanitaria. Sono da acquistare non appena possedete un volo per recarvi in questo paese.
Guida di cuba Lonely Planet
Bellissimo! Mi hai fatto venir voglia di partire e di gironzolare per le strade soleggiate e colorate di Trinidad! Mi hai fatto sentire i profumi, i sapori e la musica di quella stupenda terra!
Sei sempre la benvenuta Cristiana!
Long time supporter, and thought I’d drop a comment.
Your wordpress site is very sleek – hope you don’t mind me
asking what theme you’re using? (and don’t mind if I
steal it? :P)
I just launched my site –also built in wordpress like
yours– but the theme slows (!) the site down quite a bit.
In case you have a minute, you can find it by searching for “royal cbd” on Google (would appreciate any feedback) – it’s still
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the coronavirus scare!
~Alex
I’m sorry for my late reply Alex but I was trying to get home from Colombia!
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